FORMULA 1 - 2018 - SCALEX SANREMO

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FORMULA 1 - 2018

Formula 1
Si è concluso il Campionato di F.1 2018. Hamilton e la Mercedes si sono ancora una volta riconfermati: 5 titoli per Lewis, 5 titoli consecutivi per le frecce d'argento.
Sembrava l'anno buono per le Rosse, la rivincita e l'atteso "Titolo" che manca ora da più di 10 anni vinto proprio da Raikkonen, giubilato a Monza dopo la pole position. In questa pagina team x team andiamo a riscoprire il personale giudizio di piloti e squadre. (le foto sono scattate a Monza).

FORMULA 1
2018
POINTS
1 Hamilton
408
2 Vettel
320
3 Raikkonen
251
4 Verstappen
249
5 Bottas
247
6 Ricciardo
170
7 Hulkenberg
69
8 Perez
62
9 Magnussen
56
10 Sainz
53
MERCEDES - L.Hamilton - V.Bottas

Poco, ma davvero poco da aggiungere ai numeri. Non si vincono Mondiali a ripetizione se non si ha il pacchetto migliore ! La Mercedes quest'anno ha goduto di un Lewis Hamilton in formato extra, ancora più grande per come è riuscito a gestire la sua Mercedes che per buona parte della stagione non era di certo la vettura da battere.
Intendiamoci, non una vettura da uscire da zona podio, ma Hamilton ha massimizzato ogni risultato ad ogni GP, sbagliando MAI. Questo suo quinto titolo lo porta direttamente alla consacrazione dei più grandi dello Sport Automobilistico, proprio per le eccezionali qualità velocistiche e la non meno capacità tattica.
La squadra Mercedes ha sbagliato poco, è stata nelle fasi cruciali più lucida nelle strategie, anche se rimane la macchia (non proprio indelebile) della "furbata" dei fori nei cerchioni, usata nel momento topico che ha permesso performance ed utilizzo dei pneumatici Pirelli per altri inarrivabili; la federazione è arrivata come al solito, tardi. Pilota di contorno, e chiamarlo secondo pilota si fa danno a gente come Barrichello, Massa e via discorrendo, Bottas è al più un "terzo pilota" una assoluta comparsa, per certi versi una chicane mobile che a telecomando esegue da ottimo impiegato gli ordini impartiti dal muretto, fintanto da sacrificare la propria corsa per danneggiare quella altrui. Tranne che in sporadiche occasioni mai in grado di impensierire nessuno.
FERRARI : S-Vettel - K.Raikkonen

Avere la miglior macchina dello schieramento per parte del Campionato e riuscire a perderlo è da Ferrari !
Un inizio di 2018 scoppiettante con Vettel al dominio. Ma proprio SEB quest'anno è stato l'anello debole della Rossa: un quattro volte Campione del Mondo incline ad errori da principiante, una mancanza di visione tattica a volte imbarazzante,  abbinata ad una dimostrazione di scarsa lucidità. Forse, più che un anno buttato via dal team di Maranello, l'annata è stata gettata alle ortiche dal suo pilota di punta, Vettel.
5, come il suo numero, le "madornali cappelle" messe in scena dal tedesco: Baku, Francia, Italia, Giappone e soprattutto Germania ove si autoelimina pur essendo primo con ampio margine a 10 giri dalla fine. La Ferrari di par suo non è stata immune, spesso incline a strategie inspiegabili a volte al limite del masochistico come uscire con le gomme da bagnato, quando tutti, T U T T I, montano le slick.
Per Kimi l'annata migliore del "Raikkonen parte 2.il Ritorno", vince in maniera maiuscola negli States, ma alterna risultati degni di nota ad altre gare del tutto anonime. La Ferrari proprio al termine delle qualifiche a Monza, nelle quali Kimi strappa la pole, con fantozziano tempismo lo mette alla porta. L'indomani giorno del Gp, alla prima variante compie la staccata della vita sul suo compagno il quale come scritto sopra, va in "Bambola".
Addio Campionato. Tutto rimandato al prossimo anno.... al solito.

RED BULL :  M.Verstappen - D.Ricciardo

Annata dai due volti per il team anglo-austriaco: una prima parte con Ricciardo leader in seno al team (2 vittorie) fino a Monaco, ove l'australiano vince in modo magistrale (vedi nostra pagina QUI), e si pone come un serio contendente per il titolo. Nel mentre il compagno Max Verstappen va a muro nuovamante  alle piscine come l'anno precedente in una gara dove le macchine progettate da Adrian Newey avevano il passo per un agevole 1.2. Da lì in avanti, Ricciardo è costellato da una serie di  problemi meccanici ed un Verstappen che invece oltre ad un piede pesante, pesantissimo, fa lavorare anche i neuroni, portando a casa  podi a ripetizione e 2 mirabolanti vittorie (Austria e Mexico). La Red Bull affronta la seconda parte della stagione in crescendo, peccato che il motore Renault sia l'autentico freno di questa vettura. Il prossimo anno assisteremo ad un binomio inedito con i nipponici di Honda. Sarà una bella scomessa...

RENAULT : N.Hulkenberg - C.Sainz

I migliori degli altri...? Se va bene alla Renault... fra i 3 top team ed i francesi c'è un solco che varia da pista a pista da 50" al minuto e mezzo...
Mai in grado di vedere il podio, ambizioni da top team rimandate, meglio concentrarsi sui piloti: Nico Hulkenberg forse meriterebbe qualcosa di meglio come monoposto, il grosso dei risultati li porta lui, ridimensionando di parecchio il figliolo di Carlos Sainz (quello dei Rally).-

Lo spagnolo francamente è una delusione, acquistato dalla Toro Rosso come un ace-driver, davanti ad un normodotato come Hulkenberg ha palesato tutti i suoi limiti. Il miglior risultato assoluto lo ottiene non a caso Nico Hulkenberg nella sua natia Germania, con un 5 posto. Per la Renault davvero troppo poco, soprattutto se confrontato con Red Bull che viene motorizzata alla pari.  Il team transalpino è stato spesso in difficoltà a rimanere stabilmente nella top ten. La campagna acquisti è partita da quello che diventerà il pilota di punta, Daniel Ricciardo, che dovrà portare la squadra ad un ambizioso salto di qualità.
HAAS :  R.Grosjean . K.Magnussen

Vedere alla presentazione la "nuova" Haas ed immaginare la Ferrari 2017 con una nuova livrea, è gioco presto fatto...si certo, Dallara nella sua galleria del vento, bla, bla, bla. Tant'è la competitiva Ferrari dell'anno prima, schierata nella nuova colorazione a Melbourne va subito forte e così nella prima parte della stagione, se non fosse per le stupidaggini che inanella il pilota del team più esperto Romain Grosjean che commette errori imbarazzanti in Australia ed in Azerbajian, le soddisfazioni sarebbero di altro livello. Un po' a sorpresa, la media stagionale è elevata da Magnussen, un ex enfant prodige, giubilato anzitempo in McLaren, che trova il giusto feeling con una guida spesso rude, tanto da inimicarsi la metà dello schieramento. Il miglior risultato è però di "GianGrosso" in Austria 4° a ridosso del podio. Il team ha l'onta di una doppia squalifica per irregolarità tecniche.


Force India : S.Perez - E.Ocon

La ex-Force India ora Racing Point, ha di fatto battuto la Haas ma, per il passaggio di proprietà, i punti sono stati assegnati come se fossero due team differenti: lo sono a livello legale, ma non sportivo. Nel 2017 raggiungendo il 4° posto Force India fece un mezzo-miracolo, quest'anno la prestazione non è stata complessivamente di pari livello, probabilmente per avere sofferto per metà stagione le problematiche finanziarie del suo ex-patron Vj Mallya. E' pur vero che fra i "non-top-team" è l'unica che, con Sergio Perez, riesce a salire sul podio a Baku cogliendo il 3° posto.
Ocon e Perez hanno avuto meno occasioni di ostacolarsi a vicenda come successe in passato; il protetto Mercedes Ocon verrà ricordato per un paio di episodi poco edificanti: Monaco in totale sottomissione della volontà di Toto Wolff, spalancando la porta ed agevolando la tattica di HAM ed in Brasile, doppiato, tenta di sdoppiarsi e finisce miseramente contro il leader Verstappen.

McLaren: F.Alonso - S.Vandoorne

Doveva essere l'anno del recupero per la Mclaren...doveva. Tolti i primi 5 Gp dove hanno ottenuto qualche buon piazzamento, l'ex glorioso team britannico capace di monopolizzare in passato Campionati interi, a fatica è riuscito a passare la tagliola della Q3: che disastro ! Se negli scorsi anni il merito di tale disfatta veniva attribuito al motorista Honda, quest'anno con il passaggio al non superlativo, ma sulla carta affidabile Renault, avrebbe dovuto garantire una buona base da cui partire. L'obiettivo che ha raggiunto la McLaren è stato quello di far abdicare un ex guerriero come Fernando Alonso, che lasciata la Ferrari stanco dei secondi posti si è stancato pure dei quattordicesimi posti....l'altro driver Vandoorne fanalino spesso di coda del plotone, verrà lasciato a casa, facendo tabula rasa ed ormai con la convinzione che "Il tempo non torna più".
Sauber-Alfa : C.Leclerc - M.Ericsson

Cenerentola è andata al Castello per diventare Principessa... la Sauber era proprio l'ultima ma grazie al compianto Sergio Marchionne, l'ha trasformata iniettando tecnologia e know-how proveniente da Maranello ed i risultati sono arrivati. Ad aggiungere, la visione del Manager italo-canadese di promuovere al volante Charles Leclerc, prossimo alfiere Ferrari. Il monegasco ha fatto vedere capacità assolutamente interessanti, valutando il mezzo a disposizione. L'80% dei punti del team sono tutti marchiati Leclerc, praticamente asfalta Ericsson in lungo ed in largo; lo svedese pagante comunque si toglie la soddisfazione di entrare alcune volte in zona punti, cosa per lui mai raggiunta in anni di militanza nei team di serie B/C. Il prossimo anno arriverà Kimi Raikkonen e finalmente un italiano alla guida, Giovinazzi...

Toro Rosso:  P.Gasly - B.Hartley

Quanto a punti il Campionato della Toro Rosso si potrebbe comodamente chiudere dopo 2 Gp, o meglio al secondo dove Gasly ottiene un brillante 4° posto, riabilitando di fatto il motore Honda ed aprendo la strada per un suo utilizzo nel 2019, nel team-madre Red Bull. Proprio questa è la chiave di volta della stagione del team satellite dei "bibitari".  
Una volta presa la decisione, la Toro Rosso è diventata un autentico laboratorio circolante, dove però le abilità di Gasly sono emerse rispetto ad un opacissimo Hartley. La percentuale dei punti conquistati in seno alla Toro Rosso da parte del Francese è pari al 90%. Kvyat fu appiedato per far spazio ad Hartley, Hartley ora a casa per far spazio a Kvyat...mah ?
Williams :  L.Stroll - S.Sirotkin

Che delusione ! La Williams sta facendo la fine della Minardi, se non che la squadra faentina allora non disponeva di certo del motore Mercedes Campione del Mondo da 5 anni. Non sono bastati i dollari in quantità di papà Stroll per far emergere il figliolo, che non è un asso di suo... Non sono bastati tecnici come Paddy Lowe e Rob Smedley, non è bastato uno sponsor "forte" come Martini, non è bastata la storia di questo glorioso team britannico allo sfascio. La vettura 2018 già dai test aveva palesato grandi difficoltà, la mancanza di sviluppo, di una direzione precisa, di due piloti che oltre alle valigie stracolme di dollari, possano portare un apporto tecnico. Ah, Sirtokin ultimissimo con solo 1 punto racimolato a Monza.
La Williams alla 2018 con i suoi 7 punti è da rifondare completamente. Non altra via d'uscita.
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